YR - Canto a Čingiz

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Yr è un spettacolo per Čingiz Ajtmatov, in onore della sua letteratura, attraverso quelle tematiche che accomunano questo scrittore eccezionale alla ricerca artistica del nostro teatro AteliercuncheoN, prima fra tutte la rivoluzione, intesa come necessità personale, interiore, che accompagna l’uomo sin dal mito ed espressa come possibilità ontologica della scelta.

Estratti testuali letterari da “Il Patibolo”, “Il marchio di Cassandra” e “La nuvola bianca di Gengis Khan”, hanno delineato lo sviluppo della drammaturgia e contemporaneamente sono stati a loro volta plasmati dalla creatività e dalla personalità degli attori.

Folli in Cristo o prescelti?

I caratteri si mischiano facendo apparire la figura del jurodivyj fra le gesta di Avdij Kallistratov e quelle di Gengis Khan, fino all’astensione finale del monaco spaziale Filottete.

Yr significa canto, componimento poetico; Yr perchè anche il nostro spettacolo vuole avere la stessa intesità di questa forma espressiva con un lavoro di gruppo della durata di un’ora, densa di emozioni, immagini con l’intento di dialogare con la memoria di chi lo guarda.

Yr , nondimeno, per l’essenziale presenza della musica tradizionale kirghisa, suonata dal vivo dall’ensemle Nasikat diretto dal grande maestro Baktybek Čytyrbaev.

Andrea Benaglio - regista

È noto che senza l'arte il mondo finirà. L'arte è intessuta dalle emozioni estreme: sofferenza, rimpianti, dubbi, impulsi, errori, odio, amore, speranze e aspettanze. Le opere di Čingiz Ajtmatov sono intrisi da questi sentimenti e regista è riuscito a rispecchiarli nei loro impulsi emotivi nello spettacolo. La messa in scena è multiforme, si sente la "mano sicura", la professionalità del regista. Lo spettacolo è metaforico, allegorico, come la prosa di Ajtmatov. Andrea non ha paura di scioccare lo spettatore, e quindi offre audacemente soluzioni sceniche inaspettate e queste invenzioni del regista in modo organico intrecciano I brani di varie opere dell'autore che affermano che la nostra sfortuna è la nostra dipendenza. Non è facile ogni giorno per un Uomo rimanere un Uomo ... Lo spettacolo sembra tutto d'un fiato, il regista non agisce come un estraneo, ma come una persona che ha assorbito la filosofia umanistica di Ajtmatov, come artista a cui non è indifferente e quindi il suo lavoro è stato accettato al massimo livello alla prima vista dai più esigenti spettatori.

Gennadij Bazarov - Artista del popolo della Repubblica del Kirghizistan, regista

Ho veramente apprezzato l’affascinante performance di Andrea Benaglio, “Yr- Canto a Čingiz”, basata sull’eridità letteraria di mio padre; nonostante l’interpretazione teatrale fosse alquanto inusuale e non tradizionale per i nostri spettatori, lo spettacolo è stato accolto con grande interesse divenendo da subito un autentico evento culturale per il nostro paese.

Askar Ajtmatov, già Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Kirgikistan

 

Yr is a show in honor of Čingiz Aitmatov. The show honors Mr. Aitmatov’s literary contributions while highlighting his writing’s thematic connections to AteliercuncheoN theater. The show’s theme is revolution, understood as a personal, interior need, which man craves.

In this performance, excerpts from The Scaffold, Cassandra’s Brand and The White Cloud of Genghis Khan guide the development of the production and are shaped by the creativity and personality of the actors.

The characters mix together, making the protagonists appear to embody the exploits of Avdy Kallistratov, Genghis Khan and the “cosmonaut-monk” Filottete.

Yr means song, poetic composition. Therefore, the show strives to have the same intensity as this expressive form, full of emotions and images with the intention of creating a dialogue between the viewers and their memories. 

Yr showcases the essential presence of traditional Kyrgyz music, played live by the ensemble Nasikat and directed by the great master Baktybek Chytyrbaev.

Andrea Benaglio – director

It is well known that without art the world will end. Art is woven from the ultimate emotions - sufferings, regrets, doubts, impulses, mistakes, hatred, love, hopes and expectations. Compositions of Chingiz Aitmatov are full of these emotions and the director managed to reflect them in the impulses of the performers. The production is multifariousand we feel in it the "confident hand" and professionalism of the director. The performance is metaphorical, allegorical, like Aitmatov's prose. Andrea is not afraid to shock the viewer, and therefore very boldly offers unexpected stage decisions and these directorial finds organically weave excerpts from various works of the author who asserts that our misfortune is our addiction. It is not easy every day for a Man to remain a Man ... The viewers see the performance in one breath, the director acts not as an outside observer, but as a person who absorbed Aitmatov’s humanistic philosophy, as an artist who innit indifferent that's why the premiere performance was accepted by the most demanding public at the highest level.

Gennady Bazarov – National Artist of the Kyrgyz Republic, film director

I really enjoyed Andrea Benaglio's fascinating performance "YR - Song to Čingiz" based on my father's literary heritage; although it was rather unusual and untraditional for the theatrical interpretation for our spectators, it was received with great interest and this play has already became a significant cultural event for our country.

Askar Aitmatov - already Foreign Affairs Ministry of the Kyrgyz Republic

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